C’è una gran voglia di agrumi, sui mercati nazionali e internazionali. Ce lo comunica l’imprenditore Giuseppe Zuccarella dell’OP Zuccarella che, nonostante il calo produttivo, commercializza ogni giorno circa 50 tonnellate tra clementine e arance. “Assistiamo a un graduale aumento degli ordinativi, ma chi traina le vendite sono i clienti europei. Paesi Bassi, Francia, Germania, Belgio e Regno Unito sono quelli con le quali abbiamo maggiori rapporti commerciali. Ovviamente, a questi si aggiungono le forniture nei mercati generali italiani, specie nelle città settentrionali, oltre che alle più note insegne della Gdo”.

“Siamo partiti alla grande con la nostra offerta agrumicola: dapprima con le clementine Clemenruby e ora anche con le cultivar Orogros e Caffin, in raccolta sia nella piana di Sibari che nel Metapontino. Primi giorni di vendita anche per le arance delle varietà Navelina ISA 315, VCR e Newhall, oltre ai primi pallet di clementine Comune sia con foglia che defogliati, con frutti che mostrano un’ottima colorazione e un grado brix intorno a 14°. Garantire ai clienti quantità, continuità e qualità nelle forniture è il lavoro che ci riesce meglio, soprattutto quando si ha a disposizione un vasto catalogo varietale, che ci permette di essere presenti sul mercato per circa 10 mesi l’anno”.

“Malgrado l’aumento delle materie prime, preferiamo impreziosire le nostre clementine e arance con packaging completamente riciclabili e differenti, in base alle richieste e al canale di vendita. Crediamo molto nella personalizzazione e creatività degli imballaggi, non solo perché è fondamentale per aumentare la notorietà e la riconoscibilità nei confronti del consumatore finale, ma anche perché vogliamo instaurare con i clienti un rapporto che faccia bene a entrambe le parti”.

“Le temperature sono ancora piuttosto miti, pertanto gli agrumi non sembrano rientrare tra quei prodotti ortofrutticoli preferiti dai consumatori, al momento; tuttavia, le richieste in queste prime settimane di commercializzazione ci dicono il contrario. Per ora, i prezzi si mantengono alti, complici anche le rese basse: per le clementine, abbiamo -25/-30% di prodotto in meno, mentre per le arance si supera anche il -50%”.